Spiagge e mare

Concerti all'alba sulla spiaggia di Cesenatico

C’è un momento, tra la notte e il giorno, in cui il mare sembra trattenere il respiro. È quell’istante sospeso in cui il cielo si tinge di rosa e l’aria profuma di sale e di attesa. È qui, su questo confine di luce, che da oltre venticinque anni Cesenatico celebra la magia della musica con i suoi Concerti all’Alba, una delle rassegne più suggestive e amate della Riviera.

Tutto ebbe inizio nell’agosto del 1999, quasi per gioco, come un esperimento. Era il 16 agosto, ore 6 del mattino, quando sulla riva del mare, vicino al molo di Levante, prese vita un concerto di musica da camera destinato a diventare "un must". Nessuno si aspettava tanto pubblico, e invece furono in duecento — alcuni svegli apposta, altri reduci dalla notte di Ferragosto — ad assistere in silenzio, rapiti dalle note che si fondevano con il fruscio delle onde.

Da quel primo, fortunato esperimento, nacque una tradizione. Nel 2000 gli appuntamenti raddoppiarono, e dal 2001, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Esercenti Stabilimenti Balneari di Cesenatico, i concerti si moltiplicarono, toccando cinque o sei albe ogni estate, distribuite** tra luglio e agosto, da Zadina a Valverde.**

Oggi la rassegna è un appuntamento fisso, un rito collettivo che ogni anno richiama centinaia di spettatori. Un evento che è insieme spettacolo e contemplazione, musica e paesaggio, arte e vita. Le scelte musicali, curate dall’Ufficio Cultura del Comune di Cesenatico con la collaborazione di esperti e consulenti artistici, spaziano tra generi diversi: dalla musica classica al jazz, dalle sonorità acustiche alle contaminazioni contemporanee.

Le note risuonano sulle spiagge libere di Cesenatico: da quella di Zadina, accanto al Canale, fino a Villamarina, passando per Piazza Costa, Ponente e la spiaggia del Bagno Conti, gestita dalla Cooperativa Bagnini. Ogni volta cambia il panorama, ma non l’incanto.

E mentre il sole sale lento dall’orizzonte, il pubblico — scalzo sulla sabbia o seduto sui teli umidi della notte — ascolta in silenzio, lasciandosi attraversare dalla musica. C’è chi fotografa, chi resta immobile, chi non riesce a stare fermo e balla. Perché a quell’ora, tra il mare e il cielo, la musica sembra davvero parlare un’altra lingua: quella universale della bellezza.